lunedì 25 ottobre 2010

Tutti pazzi per...Avetrana!

In questo momento, leggendo (si spera in molti) tale post, starete sicuramente per esclamare: madonna, mo pure questo si mette a parlare di Sarah Scazzi? Non posso biasimarvi, avete ragione. Ma io non vi parlerò nè dei cruenti particolari dell'omicidio, nè dei tre "pseudo-criminali" in questione, nè tanto meno le dinamiche e i possibili scenari futuri. Parlo della stessa sensazione che state avendo tutti voi in queste ultime settimane: ma è mai possibile dedicare così ampio spazio in tv a questa vicenda?

Non è possibile. E' inconcepibile che la triste storia di questa povera ragazza debba diventare un "fenomeno mediatico" come altri, un Cogne-bis, un Grande Fratello all'italiana. PortaaPorta (con il plastico sempre pronto di Vespa), lo stucchevole Matrix (di Alessio Vinci e i suoi strizzacervelli) finanche il Quartogrado di Salvio Sottile, che a volte diventa anche quinto, sesto e settimo. Queste sono le trasmissioni che più di tutte hanno dedicato decine di puntate in seconda serata al delitto di Avetrana. E' giusto tutto ciò? Qui non si tratta di stabilire se è giusto o sbagliato dare risalto a questo increscoso accadimento. Ci sono dei dati oggettivi imprescindibili che non possono essere lasciati al caso.

Quando il direttore esecutivo di un programma televisivo (od anche radiofonico) avalla il tema da affrontare nella trasmissione in questione per il tot. giorno stabilito ha dinnanzi a sè le richerche e i dati riferitigli dagli studiosi dell'audience. Ebbene dai tabulati degli ascolti tv emerge un dato preoccupante: sono sempre di meno gli italiani che rimangono incollati alla tv quando si parla di politica nei consueti approfondimenti della seconda serata come PortaaPorta di Vespa o Matrix di Vinci (capaci di raggiungere rispettivamente picchi del 18-20-24 % si share invece quando si parla di Cogne, Avetrana, Corona ecc. ecc.). I dati Auditel parlano invece di share intorno al 10% quando a parlare sono i politici italiani, indipendentemente che siano di destra o di sinistra. Da qui viene logico pensare che quei direttori/produttori delle suddette trasmissioni preferiscano dare molta più visibilità al tema che interessa di più, dati alla mano, dai telespettatori. E' una scelta che non fa una grinza.


Dunque, in conclusione, quando si dice "ma ancora ne parlano?", "no, non è possibile, anche stasera", non ci dobbiamo assolutamente lamentare se è ciò accade. Ovviamente c'è chi potrebbe obiettare "ma se sono loro (quelli della tv) che ci bombardano di questi argomenti, noi che colpa ne abbiamo". Beh quella è un'altra cosa, ed anche lì non c'è da decifrare la ragione o il torto. Basti solo pensare che il mondo dell'informazione è stra- (e ripeto stra) veicolato. Da chi? Beh, anche un bambino lo capirebbe.

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