mercoledì 27 ottobre 2010

Tutti pazzi per...Terzigno e l'esasperazione di un popolo maltrattato!

Non si placano i veleni e gli scontri sulla discarica che il Governo Berlusconi ha intenzione di edificare a Terzigno, in Provincia di Napoli, e che gli abitanti del paese vesuviano non vogliono permettere. Oramai la piccola cittadina partenopea viene dipinta come la “nuova Baghdad”, un avamposto di guerra dove al posto delle bombe a mano (ma potremmo trovare anche quelle) ci sono i sacchetti dell’immondizzia che si cumulano a più non posso e dove la gente (giovani, donne e anziani, non fa differenza) sembra essere indemoniata. Il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha promesso che la situazione verrà risolta in breve tempo e che in 3-4 giorni Napoli sarà ripulita. E’ mai possibile che al 2010, un eminente (?) personaggio della politica (si, perché oramai Bertolaso fa politica!) italiana debba ancora fare questo tipo di dichiarazioni? Napoli sommersa dai rifiuti, unica città in tutt’Italia che non riesce a risolvere questo problema. Logico pensare che dietro questa mancanza ci sia la longa manus della criminalità organizzata. Già ma dove sono le prove? Come è possibile dimostrare ciò? Forse perché oramai la criminalità è elemento preponderante finanche delle istituzioni? Nessuno può confermarlo ma nessuno può tantomeno smentirlo. Con le allusioni e le illazioni non si va da nessuna parte. Si, Napoli va ripulita. Ma non solo di rifiuti…


A PAGARE SONO SEMPRE I NAPOLETANI
Quello dei rifiuti è un problema che da continua emergenza è diventata ormai normalità quotidiana. Da oltre 15 anni la Napoli “rossa” dei Bassolino, dei Iervolino e di altri personaggi che non hanno nemmeno il coraggio di dimettersi per tutti i disastri accumulati (sacchetti compresi) ha dimostrato un’incapacità senza eguali, un’incompetenza ed una incongruenza coi rispettivi ruoli che non si vede nemmeno nelle primitive organizzazioni della Papua Nuova Guinea (con tutto il rispetto per quelle popolazioni). Viene da pensare alle allusioni ad una possibile “corruzione” da parte dei politici locali. Già, ma torniamo al discorso di prima: come dimostrare ciò?

Una cosa è sicura: ammesso che le “grandi menti” (è un eufemismo) siano realmente scese a patti con la criminalità organizzata, emergono due risultati improcrastinabili. Prima di tutto: ci hanno rimesso loro la faccia. Adesso sono degli uomini (e donne) senza più un goccio di credibilità, che possono essere osannati soltanto dai loro faccendieri e dalle persone alle quali hanno fatto del clientelismo. Secondo aspetto: i napoletani. Solo il popolo partenopeo paga! La faccia buona del popolo (che è in stragrande maggioranza) è stata scamazzata, infangata, repressa per colpa di pochi.


GIUSTIFICATA ESASPERAZIONE - Qui non stiamo a giudicare quelle persone che a Terzino stanno facendo di tutto per non far costruire una nuova discarica. E’ inutile che gente del nord ci venga a dire se quelle persone siano incoscienti o meno. A essi va posta una domanda: come vi sentireste voi con la puzza dei rifiuti sotto al naso per 15 anni? La pazienza ha un limite, superato il quale si passa allo stato d’esasperazione. Ecco questo va detto: la gente di Napoli è ESASPERATA!  

lunedì 25 ottobre 2010

Tutti pazzi per...Avetrana!

In questo momento, leggendo (si spera in molti) tale post, starete sicuramente per esclamare: madonna, mo pure questo si mette a parlare di Sarah Scazzi? Non posso biasimarvi, avete ragione. Ma io non vi parlerò nè dei cruenti particolari dell'omicidio, nè dei tre "pseudo-criminali" in questione, nè tanto meno le dinamiche e i possibili scenari futuri. Parlo della stessa sensazione che state avendo tutti voi in queste ultime settimane: ma è mai possibile dedicare così ampio spazio in tv a questa vicenda?

Non è possibile. E' inconcepibile che la triste storia di questa povera ragazza debba diventare un "fenomeno mediatico" come altri, un Cogne-bis, un Grande Fratello all'italiana. PortaaPorta (con il plastico sempre pronto di Vespa), lo stucchevole Matrix (di Alessio Vinci e i suoi strizzacervelli) finanche il Quartogrado di Salvio Sottile, che a volte diventa anche quinto, sesto e settimo. Queste sono le trasmissioni che più di tutte hanno dedicato decine di puntate in seconda serata al delitto di Avetrana. E' giusto tutto ciò? Qui non si tratta di stabilire se è giusto o sbagliato dare risalto a questo increscoso accadimento. Ci sono dei dati oggettivi imprescindibili che non possono essere lasciati al caso.

Quando il direttore esecutivo di un programma televisivo (od anche radiofonico) avalla il tema da affrontare nella trasmissione in questione per il tot. giorno stabilito ha dinnanzi a sè le richerche e i dati riferitigli dagli studiosi dell'audience. Ebbene dai tabulati degli ascolti tv emerge un dato preoccupante: sono sempre di meno gli italiani che rimangono incollati alla tv quando si parla di politica nei consueti approfondimenti della seconda serata come PortaaPorta di Vespa o Matrix di Vinci (capaci di raggiungere rispettivamente picchi del 18-20-24 % si share invece quando si parla di Cogne, Avetrana, Corona ecc. ecc.). I dati Auditel parlano invece di share intorno al 10% quando a parlare sono i politici italiani, indipendentemente che siano di destra o di sinistra. Da qui viene logico pensare che quei direttori/produttori delle suddette trasmissioni preferiscano dare molta più visibilità al tema che interessa di più, dati alla mano, dai telespettatori. E' una scelta che non fa una grinza.


Dunque, in conclusione, quando si dice "ma ancora ne parlano?", "no, non è possibile, anche stasera", non ci dobbiamo assolutamente lamentare se è ciò accade. Ovviamente c'è chi potrebbe obiettare "ma se sono loro (quelli della tv) che ci bombardano di questi argomenti, noi che colpa ne abbiamo". Beh quella è un'altra cosa, ed anche lì non c'è da decifrare la ragione o il torto. Basti solo pensare che il mondo dell'informazione è stra- (e ripeto stra) veicolato. Da chi? Beh, anche un bambino lo capirebbe.